Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:16:03

Napoli Comicon 2014: cosa è andato bene e cosa è andato storto

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Napoli Comicon 2014: quando il fumetto incontra il cinema

Quest’anno la nona arte si è confrontata con la settima, ovvero il cinema. Nelle varie sale di proiezione, auditorium compreso, è stato possibile guardare classici del cinema animato restaurati e film più recenti. Numerosi anche i documentari che hanno consentito agli spettatori di ripercorrere tutta la storia del cinema animato, in Italia e all’estero.

I moltissimi incontri con gli youtubers (Nirkiop, ThePills, Yotobi, Maurizio Merluzzo, The Jackal e Claudio Di Biagio), che però non hanno sempre avuto un esito felice. Se i Nirkiop sono riusciti a far divertire un auditorium stracolmo senza negare a nessuno un selfie divertente o un autografo, i The Jackal e Yotobi non sono riusciti ad avere un po’ di tempo da condividere con il pubblico l’ultimo giorno, quando era previsto un incontro con tutti gli youtubers nell’auditorium e l’inaspettata affluenza ha costretto lo staff a spostare l’evento sul palco esterno, concedendo cinque minuti ad ogni ragazzo.

Da anni il Comicon è un evento a cui partecipa un grandissimo numero di persone, ma quest’anno si sono potuti registrare più di ventimila ingressi solo durante il primo giorno. Nei giorni successivi la pagina Facebook aggiornava i partecipanti sulle chiusure delle vendite e i problemi tecnici in seguito ai tantissimi accessi a vari siti dove era possibile acquistare il biglietto.
Ma il disagio più grande è stato quello degli appassionati che hanno trovato corridoi intasati, stand inavvicinabili e file interminabili per proiezioni o incontri. La fiera del fumetto ha quindi perso un po’ di vista i motivi per cui migliaia di persone, ogni anno, decidono di trascorrere quattro giorni tra fumetti, graphic novel, manga, videogiochi e giochi da tavolo.

Ma l’innovazione tecnologica ha portato anche dei benefici al Comicon.
Grazie all’utilizzo dei social chiunque si trovasse alla Mostra d’Oltremare poteva rimanere in contatto con gli altri partecipanti tramite un gruppo Facebook, gruppo utilizzato anche per poter rintracciare i cospleyers con cui si ha una selfie con ashtag.
Inoltre questa edizione ha posto il mondo di YouTube in primo piano, promuovendo quei ragazzi che con piccole somme e tantissima volontà riescono a dare vita a prodotti di notevole qualità visiva e pieni di emozioni.

Riuscirà mai l’Italia a capire che investire in un giovane è sempre un bene? Riusciremo a far valere i talenti che popolano le nostre città, virtuali e non?


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