Giovedi, 28 marzo 2024 - ORE:21:36

Questione Mascho-Piro: la tribù incontattata del Perù

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Nel Settembre del 2007 una troup di ecologisti che volava in elicottero sul parco nazionale dell’ Alto Purùs, Amazzonia, al confine tra Perù e Brasile, riuscì a filmare pochi istanti della vita di una tribù di cui non si sospettava nemmeno l’esistenza. I Mascho-Piro sono organizzati in un unico gruppo indigeno composto da circa seicento membri, di loro si sa ben poco, si presuppone siano cacciatori-raccoglitori e che durante la stagione secca si spostino per pescare, ma niente di più. Da pochi mesi, tuttavia, gli avvistamenti dei Mascho-Piro sono aumentati vertiginosamente: la tribù è stata infatti costretta ad allontanarsi dalla foresta a causa del disboscamento illegale nel parco e  per i voli a bassa quota degli operatori del progetto di sfruttamento delle risorse petrolifere nelle vicinanze.

Survival International, l’organizzazione che si batte per i diritti delle ultime comunita’ incontattate del pianeta,  ha da pochi giorni pubblicato delle foto di grande valore etnografico che ritraggono una delle pochissime  scene familiari degli indigeni. Alcuni membri della tribù sarebbero stati visti poi più volte da turisti e dalle guardie forestali,e non a caso Survival ha lanciato un appello al ministero governativo responsabile per le aree protette, in seguito a resoconti secondo cui alcuni turisti avrebbero lasciato indumenti sulle rive del fiume per attrarre gli Indiani fuori dalla foresta. Il rischio che potrebbe derivare da tali contatti è alto: I Mascho-Piro non sono muniti ad esempio di difese immunitarie che gli permetterebbero di far fronte a malattie per noi molto comuni che possono essere diffuse dai capi d’abbigliamento.

La questione diventa però molto delicata, i Mascho-Piro non hanno alcuna intenzione di entrare in contatto con  forme di vita ”altre”, difendere gelosamente il proprio territorio tanto da uccidere con una freccia avvelenata Nicolas ‘Shaco’ Flores, che da tempo lasciava doni e cibo, con l’intenzione di aiutare il piccolo gruppo. Sarebbe fuorviante e quantomeno errato giudicare l’azione degli Indiani con parametri occidentali, o ancora peggio, morali. Errato sarebbe anche condannare Sancho che, pur benevolmente, ha cercato di mettere mano ad un equilibrio precario, dando al proprio gesto una interpretazione univoca, senza considerare come i Mascho-Piro avrebbero potuto reagire nel vedere un estraneo nel loro territorio. La questione ha tutto un sapore etno-antropologico, ma pare evidente, un tema simile chiama in causa ulteriori discipline. Secondo Beatriz Huertas, un’esperta peruviana di indiani incontattati, ‘potrebbero verificarsi dei contatti in qualunque momento e per evitare che accada dobbiamo prendere al piu’ presto misure preventive e studiare un piano d’emergenza insieme alle autorita’ locali’. Infatti; il Dipartimento degli Affari Indiani (INDEPA) ha dichiarato l’intenzione di prendere provvedimenti il più presto possibile riguardo all’istituzione di avamposti di guardia per proteggere sia la popolazione locale sia il gruppo indigeno incontattato. I Mashu-Piro sembrano dunque voler essere lasciati soli, o comunque che sia rispettato il loro territorio.

La protezione del governo sembra per ora garantita, ma questa sorta di pretesa tutta umanitaria dal sapore perbenistico non è priva di ombre: la massima dirigente peruviana per le questioni indigene è stata congedata dal suo incarico pochi giorni dopo gli avvistamenti degli Indiani. Aveva appena revocato una decisione “illegale” che avrebbe consentito al gigante del gas argentino Pluspetrol di entrare nella terra abitata dai Mascho-Piro.  Raquel Yrigoyen Fajardo che si trovava a capo dell’unità governativa preposta agli affari indigeni INDEPA, è stata sostutuita da Arturo Zambrano Gustavo Chavez, specializzato in etica commerciale che ha mostrato l’intenzione di attenersi al programma di espansione del progetto Camisea, gestito da Pluspetrol. Il progetto prevede di far entrare le compagnie del gas e del petrolio nelle riserve in modo da sfruttarne le risorse anche a costo di mettere a repentaglio l’esistenza di popolazioni incontattate. L’ultimo tentativo governativo di liberarsi definitivamente di queste tribù.


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