Venerdi, 26 aprile 2024 - ORE:10:08

E-Book: La nuova frontiera della lettura

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L’arrivo degli E-Book: sostituiremo i libri?

Per la verità di E-Book già si sentiva parlare negli anni ’70, con programmi dedicati alla lettura dei grandi classici o di poesie, portavano nelle case l’inchiostro che non tutti avevano modo di tenere tra le mani; gli speaker non potevano sapere che nel giro di 30 anni la loro idea sarebbe stata usata per dar vita agli “audio libri”.

Purtroppo o per fortuna, chi può dirlo, le copertine patinate o in cartone ruvido sono riuscite a strappare un posto nel cuore di generazioni di lettori che hanno tramandato questa passione materiale a figli e nipoti. Non è quindi facile sostituire il libro con qualcos’altro, i più affezionati annusano la propria copia appena comprata, distinguono l’odore della carta da quello dell’inchiostro… ogni titolo ha il suo profumo, triste o romantico o di mare o di montagna.

E poi ci sono le vecchie copie della Bibbia o dell’Odissea, il loro odore può sembrare di polvere, ma è in realtà l’odore della cultura stessa che viaggia nelle narici e non può che portare piacere.

Oggi la nuova proposta rivoluzionaria si chiama “e-book”, un softhware utilizzabile su vari supporti tecnologici (computer, palmari, telefoni cellulari, tablet ecc.) in grado di memorizzare, comprandole sul web, le pagine scritte che oggi compreremmo in libreria o in edicola e che conserveremmo nelle nostre scaffalature.

I libri come li abbiamo sempre conosciuti potrebbero essere dichiarati estinti; nelle grandi librerie e nei negozi di elettronica è già presente una “tavoletta” touch screen in grado di riproporre l’essenza di miliardi di volumi in tutto il Mondo. In realtà non è neanche necessario comprare questo apparecchio, la spinta propagandistica del “evento e-book” è così forte che ogni imprenditore che si occupi di piattaforme informatiche si è anche preoccupato di inserire nel proprio apparecchio tutto ciò che serve per “leggere” senza dover spendere altri soldi: chiunque possieda un pc o un telefono di ultima generazione può comprare on line il suo libro preferito e leggerlo dove e quando vuole senza la fatica di doverlo portare con se.

Ormai da anni i quotidiani hanno intrapreso il doppio binario della carta stampata e dell’edizione on line, nessuno si è scandalizzato. Esiste un’intera generazione che non ha mai tenuto in mano un giornale, non sa come leggerlo senza spaginarlo, non sa cosa voglia dire avere macchie d’inchiostro sulle dita e non conosce il nome dell’edicolante sotto casa.

Stiamo forse esagerando con la digitalizzazione?

Prima le testate giornalistiche, ora le case editrici; perchè tutto questo? Si sta esagerando? I benefici della carta elettronica sono di indubbio valore: salverà migliaia di ettari di bosco ogni anno; le cartiere e le fabbriche di inchiostri smetteranno di inquinare. Il futuro è green.

Ci sono ovviamente degli oscuri lati negativi che certo non piaceranno a molti: le fabbriche e l’indotto della carta stampata che non riusciranno a ristrutturarsi falliranno; le librerie, soprattutto quelle piccole ed indipendenti, saranno costrette a chiudere schiacciate da librai virtuali. E le nostre case che fine faranno?

Andiamo verso un mondo di monolocali: gli scaffali pieni di libri spariranno; le cucine cadranno in disuso, ormai siamo un popolo da fast food; i salotti saranno incelofanati per far posto al salotto interattivo di Facebook…. I letti, gli armadi e le toilette, almeno per il momento, sono salvi.

Sono già state avanzate molte critiche a questi nuovi strumenti di lettura, si tratta di commenti, rivolti alle varie case produttrici, inerenti la grafica o l’uso intuitivo degli strumenti stessi. Ma credo sia importante che qualcuno scagli la freccia avvelenata, quella capace di far crollare l’intero castello di “carte digitali”. Al più presto qualcuno dovrà rispondere alla domanda: qual è il vero pericolo in cui stiamo incorrendo? Non si tratta di un modo, questo dell’ e-book, per farci leggere solo ciò che conviene?

Fino ad oggi si compravano i libri perchè vi si deve studiare sopra, perchè sono dei grandi classici, perchè qualcuno ce lo ha consigliato, perché girando per la libreria indipendente del paese se ne è sfogliato uno che ci ha colpito… la percentuale più bassa dei libri venduti è data da quelli pubblicizzati.

Ma ora tutto cambierà, non ci sarà più una libreria da visitare, non ci sarà il libraio di fiducia che ci darà un consiglio; i meccanismi pubblicitari avranno il sopravvento. Chi deciderà cosa leggere? Qualcuno dovrebbe farsi queste domande; qualcuno dovrebbe rispondere. In un Mondo di finzioni televisive e interattive il Libro è forse ciò che di più sano si possa trovare. La cultura, già avversata dai costi, sta rischiando un ulteriore chiusura? E’ una vera e propria minaccia alla libertà?

Aldous Huxley nel suo “Il mondo nuovo. Ritorno al mondo nuovo”, romanzo scritto nel 1932 ambientato in un immaginario stato totalitario in cui tutto è sacrificabile al mito del progresso, dice, nell’ultimo paragrafo dell’ultima pagina del suo libro:

«Per adesso qualche libertà resta ancora nel mondo. Molti giovani, è vero, sembrano non darle valore. Ma alcuni di noi credono che senza libertà le creature umane non saranno mai pienamente umane e che pertanto la libertà è un valore supremo. Può darsi che le forze opposte alla libertà siano troppo possenti e che non si potrà resistere a lungo. Ma è pur sempre nostro dovere fare il possibile per resistere».


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