Mercoledi, 8 maggio 2024 - ORE:18:40

Bertolt Brecht: “la mutevolezza dell’Uomo prende forma nel teatro”

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Bertolt Brecht ( 1898 – 1956 ) è considerato uno fra i massimi innovatori del teatro del ventesimo secolo: egli elabora, coadiuvato da compositori, registi e scrittori – quali Weill, Feuchtwanger, Eisler e Dessau -, una nuova forma di teatro, detta “ epica ”, che si distacca in modo sensibile dalla impostazione classica o drammatica . Brecht pone in discussione nei suoi lavori teatrali il concetto, di matrice aristotelica, di unità nella trama fra azione, luogo e tempo. Ogni scena nelle opere di Brecht non esiste in funzione delle altre, bensì svolge un ruolo, trasmette un messaggio a sé stante.

Brecht disgrega così l’unità della trama e, parallelamente, crea un volontario distacco fra le vicende messe in scena ed il pubblico stesso: questa separazione viene attuata mediante l’adozione di tecniche sceniche usuali usate in modo inconsueto. Brecht impedisce di fatto allo spettatore di focalizzarsi sulla scena perché spesso l’allestimento della stessa è incompleto, mancante dei punti inessenziali per lo sviluppo della trama. Inoltre lo spettatore non assiste passivamente all’avvicendarsi di personaggi sul palcoscenico, poiché dietro di loro si alternano giochi di luce, proiezioni di manifesti o filmati d’ epoca, talvolta compaiono brani del copione stesso accompagnati da musica jazz.

Tale espediente “ straniante “ ha come fine ultimo il rendere attivo uno spettatore che nel teatro classico recepisce passivamente un messaggio proposto come unitario e granitico: nel teatro brechtiano lo spettatore è chiamato a giudicare in prima persona, poiché la stessa situazione può essere stata proposta da due punti di vista opposti o discordanti. Per Brecht, uomo ispiratosi ai valori portanti del marxismo e del materialismo dialettico, l’obiettivo più importante nella sua professione di letterato è stato quello di rendere cosciente l’ Uomo del suo non essere un quid, un qualcosa fisso nel tempo, bensì un processo, una continua evoluzione, resa necessaria dalla mutevolezza del nostro tempo, e che, come tale, influisce sulle nostre azioni prima e sul nostro modo di pensare poi.

Consapevole di tale influsso del mondo sull’ Uomo, Brecht si è profuso, con un impegno letterario che ha coinvolto teatro, poesia, musica e lirica, nel tentativo di rendere l’Uomo stesso consapevole della propria mutevolezza, mutevolezza che richiede un non indifferente grado di realismo ed oggettività nel ponderare e giudicare le nostre azioni ed i nostri progetti, che altro non sono che il materiale che costituisce il futuro dell’ umanità.


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